La rubrica “conosci il nostro team” è stata creata per farvi capire quali sono le facce dietro il lancio di Nextdoor in Italia.
Pensiamo sia una bellissima opportunità dare un volto a una app, sapere che dietro una tecnologia ci siano persone che ci mettono cuore e fatica, nel far sì che i membri vivano al meglio la loro esperienza.
Questo mese iniziamo con Amedeo, Head of Community Italia, al quale poniamo quattro semplici domande.
Ciao Amedeo! Dimmi qualcosa su di te, qual è la tua storia?
Mi chiamo Amedeo, ho 24 anni e vengo da Vicenza! Nonostante ciò, la mia famiglia è originaria di Napoli, dunque il mio cuore è diviso a metà tra Nord e Sud Italia.
Sono un ragazzo come gli altri, tuttavia estremamente determinato e curioso. Fin da piccolo mi è piaciuto stare tra le persone, ascoltarle e cercare di trovare la soluzione migliore per rendere tutti felici! Questo è uno spirito che applico non solo nel mio lavoro, ma anche nella mia vita privata.
La mia passione più grande è la musica, che è l’inevitabile colonna sonora della mia vita. La mia carriera è iniziata proprio così: creare eventi musicali a Vicenza, invitando i miei artisti preferiti e facendo ballare tutta la città!
Cosa ti piaceva fare da piccolo nel tuo quartiere?
Credo di appartenere all’ultima generazione che non è nata col telefono in mano. Per questo ho dei bellissimi ricordi di quando mi trovavo a giocare a calcio in strada assieme ai miei amici d’infanzia.
Conservo un prezioso ricordo di quando si aspettava che l’auto passasse e ci si metteva ai lati della strada, sospendendo la partita momentaneamente. Penso che gran parte del mio tempo libero da piccolo sia passata così: con un pallone tra i piedi, nelle strade del mio quartiere.
Una volta cresciuto, chiaramente il ricordo più bello è di quando sono riuscito a riunire una comunità di più di 1000 persone attorno ai miei eventi, che organizzavo assieme ai miei tre migliori amici.
La cosa più bella è lavorare in qualcosa che ti piace e renderlo accessibile alle persone attorno a te, come devo dire accade ora in Nextdoor.
Cosa ti ha spinto ad unirti a Nextdoor?
Ci sono principalmente tre fattori che mi hanno spinto ad unirmi a Nextdoor.
Il primo è che adoro stare a contatto con le persone, ne faccio il mio stile di vita più che semplicemente il mio lavoro. Lavorare per Nextdoor mi permette di interagire giornalmente con tanti membri, sia al telefono che di persona. E’ fantastico avere l’opportunità di sentire storie così differenti, da tutta Italia, da persone super interessanti con ciascuno qualcosa da raccontare.
Il secondo è che credo fermamente in Nextdoor come aggregatore sociale e civico. Non solo sono sicuro sia un’app fantastica per conoscere persone nuove, organizzare eventi, chiedere consigli e tanto altro, ma credo possa dare un impatto concreto anche su questioni più “calde”.
Alcuni esempi sono l’immigrazione, la degradazione urbana, l’abusivismo e la sicurezza di quartiere.
Il terzo è che adoro l’Italia e, nonostante abbia viaggiato tantissimo resto tremendamente connesso ed innamorato del nostro Paese. Lavorare per Nextdoor mi permette di viaggiare dal Nord al Sud in continuazione.
C’è una storia di un membro che ti ha colpito particolarmente?
Proprio quando ho iniziato a lavorare con Nextdoor, quasi per caso sono entrato in contatto con Vincenzo, un direttore d’orchestra residente nel quartiere Gambara a Milano.
Sono stato quasi commosso nel vedere una persona così motivata, genuina ed impegnata nel sociale come lui. La sua determinazione l’ha portato, col mio aiuto, a creare un fantastico concerto di beneficenza nel proprio quartiere, per aiutare una bambina affetta da una malattia rara.
E’ bello vedere che da una relazione prettamente professionale sia nata una bella amicizia, infatti adesso lo sento anche per raccontarci questioni personali. Chi trova un amico trova un tesoro no? Ed è successo tutto su Nextdoor 🙂
Vuoi sapere qualcosa in più su Amedeo, o semplicemente fare due chiacchiere con lui? Puoi raggiungerlo su questo format.
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