Stringersi insieme dedicando del tempo a qualcun altro, riflettendo sul significato più profondo della solitudine, per vincerla: questo è l’obiettivo di “La mia porta è aperta”. I successi ottenuti dalle adesioni del primo anno ci hanno portato a ripetere anche per il 2020 la nostra campagna contro la solitudine.
Crediamo fermamente nel valore dei piccoli gesti quotidiani per aiutare ognuno di noi a sentirsi accettato e accolto. Sono questi i motivi che ci hanno spinto, a inizio dicembre, a lanciare di nuovo la nostra campagna “La mia porta è aperta” per combattere la solitudine e l’isolamento sociale.
Aiutare un vicino a fare la spesa, scambiare due chiacchiere, organizzare una partita a carte, dar vita a un evento di quartiere o invitare a cena qualcun altro sono dei piccoli gesti che possono significare molto per chi ci vive accanto. Sono stati più di 10.000 i vicini Nextdoor che, fino ad ora, hanno aderito alla campagna.
Gaetano e Franca Maria hanno, infatti, organizzato meravigliose iniziative tra vicini di casa. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Sandra che, con la sua allegria contagiosa e la sua voglia di aggregazione, ha dato vita a una bellissima serata senza limiti di età.
Sandra, allegria contagiosa tra vicini in pizzeria
Condividere un messaggio online è stato, per Sandra, un gesto fatto senza neanche pensarci. Ma non si sarebbe mai aspettata che da quel primo e semplice messaggio sarebbe nato un evento in pizzeria tra vicini di casa. Partecipare a “La mia porta è aperta”, per Sandra, ha rappresentato inclusione e amore verso il prossimo. Per farci raccontare la sua esperienza, le abbiamo chiesto di spiegarci cosa significa per lei prendere parte alla nostra campagna.
“La mia porta è aperta per me rappresenta inclusione, amore verso il prossimo, chiunque esso sia, e bellezza.
“Un giorno ho deciso di partecipare a questa iniziativa con un post che credevo nessuno avrebbe mai letto… Ma poco tempo dopo mi sono ritrovata attorno a un tavolo con altre 10 persone di età, interessi e conoscenze diverse, tutte pronte a condividere se stesse con gli altri. Ed è stato bellissimo! – racconta Sandra – Quando ho preso parte all’iniziativa volevo aiutare a far sì che nessuno si sentisse troppo solo tra le mura della propria casa. Perché le esperienze non si vivono attaccati al PC, alla TV e al cellulare.
Con l’arrivo dei social network siamo passati dal sociale al social, e quindi alle interazioni dietro uno schermo. Oggi con Nextdoor abbiamo l’opportunità di utilizzare il social per tornare alla socialità. Possiamo sentirci più vicini e aiutarci a vicenda. In 5 anni a Milano ho visto troppa solitudine negli occhi delle persone, ma ho una piccola certezza: quando ci conosciamo, anche solo in superficie, ritroviamo subito la nostra umanità nei confronti degli altri. Perché anche le grandi città come Milano possono diventare inospitali, dal momento che quello che rende i luoghi ospitali sono proprio attività sociali, come conoscersi e chiacchierare.
Durante l’organizzazione dell’evento, alcuni mi hanno chiesto se c’erano limiti di età… La mia risposta è stata che il range era dai 0 ai 110 anni: se ci rientri, sei il benvenuto! Ed è stato bello vedere come dolcissime persone in pensione scambiassero pareri con ragazzi nemmeno diciottenni, che a loro volta ascoltavano e dicevano la loro sui vari discorsi. Penso – conclude Sandra – che questa iniziativa sia da ripetere periodicamente perché fa bene al cuore, agli occhi e agli altri, oltre che a noi. Un grazie non è abbastanza”.
Raccontaci nei commenti cosa hai organizzato con i tuoi vicini nel quartiere durante le festività natalizie e non solo! Non siamo mai stanchi di lasciarci ispirare dalle tue storie.
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15 risposte a “La storia di Sandra: aggregazione senza limiti di età… Su Nextdoor!”
Iniziativa molto lodevole, mi sentirei di farmi coinvolgere, esiste qualcosa del genere in Brianza settentrionale ? Grazie per la risposta.
Ciao Rosa, puoi provare a organizzare qualcosa direttamente nel tuo quartiere Nextdoor! Non aspettare che lo facciano gli altri 🙂
Prova ad organizzarla tu, cerca sul blog il messaggio di nexdoor da condividere, e che i giochi abbiano inizio! Merita davvero…
Che bella iniziativa, grazie Sandra
sono disponibile a incontrare altri,a aiutare anziani e/o malati.
Proponiti nel tuo quartiere, non te ne pentirai!
ciao a tutti…interessante ma a roma non ci sono queste iniziative
ciao Olga, ho letto solo adesso tuo messaggio. Poichè non credo, ci sia ancora nulla a Roma. Potremo via Internet, insieme, proporre ad altri ci conoscerci prima virtualmente, e intanto cercare di coinvolgere altre persone, ad un Prossimo incontro? Che ne pensi’ Io lavoro e vivo all’ Eur.
Rispondo a Sandra, parlo a nome di un piccolo gruppo formatosi a Santa Viola Sud esattamente il primo incontro all’Esselunga Santa Viola. Abbiamo fatto diversi incontri fra noi e desideriamo di conoscere e di aggregarci ad altri gruppi. Io mi chiamo Antonio Pitucci, abito in via Decumana, il cell. 347.453.73.53. Aspetto con interesse una tua chiamata per conoscerci. Ti comunico che domani 22 gennaio alle ore 17,00 il nostro gruppo abbiamo appuntamento al Centro Sociale Santa Viola via Emilia P. 131, se volete venire, cosi’ abbiamo modo di conoscerci. Ciao!
Che belloooo come vorrei venire anch’io fare amicizie non stare più da sola … brava Sandra
Valbrembo
Mi farebbe piacere aderire
Ciao, mi dite come fare per partecipare anche io ? grazie Francesca
Ciao Francesca, puoi partecipare semplicemente iscrivendoti a questo link: https://go.nextdoor.com/riunione-quartiere e compilando il form!
A chi è dove rivolgersi per entrare a far parte di queste iniziative?
Puoi scriverci ad aiuto@nextdoor.com o direttamente consultare i tuoi vicini!