Come i vicini stanno costruendo un mondo più gentile, un incontro alla volta

All’inizio di un nuovo anno, decidiamo come sempre di cambiare qualcosa nelle nostre vite e nell’ambiente che ci circonda. Quest’anno siamo entrati in un nuovo decennio e mi trovo a riflettere su quello che i vicini di tutto il mondo mi hanno insegnato durante il mio primo anno come CEO di Nextdoor. Ho imparato che il cambiamento può iniziare a partire da un semplice atto di gentilezza, e che organizzare qualcosa e riunirsi insieme nei nostri quartieri può avere un effetto profondo sulle nostre vite. 

Ho sperimentato questi cambiamenti in prima persona, essendo stata invitata dai vicini di tutto il mondo a partecipare ai loro incontri. At Atlanta, mi sono seduta con una dozzina di persone tra vicini, leader della comunità, funzionari pubblici, organizzazioni no profit e imprenditori locali, per discutere di un obiettivo comune. Il loro interesse era quello di trovare una soluzione per aiutare i vicini bisognosi in mancanza di cibo. Rimboccandosi le maniche abbiamo avuto una splendida conversazione, tornando a casa con più risorse di quelle con cui siamo arrivati, e con più vicini su cui poter contare.

Atlanta è stato uno dei tanti esempi dove ho avuto testimonianza dell’impatto reale delle connessioni tra online a offline che sono state causate da Nextdoor. Sono stata a feste di quartiere in Spagna, a un incontro tra commercianti a Denver, in un raduno pubblico a Sydney e con un gruppo comunitario in Canada. Ho visto mani sporcarsi, sia in termini letterari che figurativi, e ho sperimentato la capacità di condividere problemi, idee e di supportarsi a vicenda. Prendere parte a queste conversazioni tra vicini rinforza quella che penso sia una verità assoluta: ciò che abbiamo in comune è più forte di ciò che ci separa. Persino queste foto mi colpiscono come se fossero una sorta di grandissima comunità, invece che semplicemente esempi individuali.

Appena un anno fa ho scritto la mia prima lettera come CEO di Nextdoor. Da quel momento, io e il mio team abbiamo lavorato duramente per sviluppare meglio nuovi modi per far avvicinare le persone alle loro comunità locali. Uno di questi strumenti è stato il Modera-parole, una funzione pensata per essere un vero e proprio “promemoria sulla gentilezza” utile a moderare il linguaggio sulla nostra piattaforma, grazie al quale abbiamo visto un 25% di diminuzione di contenuti aggressivi riportati dagli utenti. Abbiamo anche riscontrato una tendenza maggiore dei vicini nel riunirsi per dar vita a dei gruppi offline. 

Attraverso le storie dei vicini di Nextdoor ho avuto modo di vedere come si stiano trasformando le comunità italiane, a partire dalla storia di Vico. Con il suo senso di appartenenza alla comunità locale e la volontà di aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio. Vico ha proposto nel suo quartiere una serie di aperitivi tra vicini sul tema del “reinventarsi”, radunando più di 40 persone con la sua stessa voglia di raccontare e condividere le proprie esperienze. Per alcuni, è un semplice motivo per uscire di casa. Ciò che facciamo a Nextdoor continua a crescere ed ecco perchè può solo rafforzarsi.

Mentre abbiamo molto da celebrare di questo 2019 appena trascorso, riconosciamo che abbiamo ancora molto da imparare dalle nostre comunità: isolamento sociale, l’aumento dell’inciviltà e della polarizzazione. 

Il fisico e autore del “The Rabbit Effect” del Dott. Kelli Harding, ha ricercato come i quartieri e le comunità impattino il benessere individuale. Inoltre afferma come la cosa più importante che possiamo fare per la nostra salute è incrementare le nostre relazioni positive. Il Dott. Harding scrive: “Una revisione di 148 studi con 308,849 partecipanti ha trovato che i circoli sociali attivi aumentano la possibilità di sopravvivenza di un individuo del 50%, indipendentemente dall’età, il genere o altri problemi medici.

A Nextdoor, sappiamo che coltivare relazioni più casuali, a basso profilo, come quelle coi tuoi vicini, è spesso l’inizio di qualcosa di più grande. Condividere i piani del week end con gli altri genitori durante una chiacchierata al bar, per esempio.Come spiegato in questo articolo, il sociologo Mark Granovetter chiama queste relazioni “deboli”, sebbene i loro effetti siano potentissimi. Queste connessioni possono aiutarci a farci sentire meno soli e più empatici, sono una fonte fidata per servizi, raccomandazioni, persino lavori. Sono esempi di connessione che vediamo quotidianamente su Nextdoor.

Mentre lavoriamo con i vicini di tutto il mondo per migliorare la qualità di vita nei quartieri, ci rivolgiamo a voi come i massimi esperti per rendere attive e vibranti le comunità locali. Nel 2020 abbiamo in mente di ospitare dei raduni Nextdoor in ogni Paese del mondo. Personalmente, inizierò a New York City, incontrandomi con vicini di tutti i tipi: imprenditori locali, comitati di quartiere, famiglie e nuovi amici. Quale sarà la prossima fermata? Sarete voi a dircelo. Se volete organizzare un raduno tra vicini, noi di Nextdoor vogliamo fornirvi tutto l’aiuto di cui avete bisogno.

In questo nuovo anno e per tutto il corso di questa decade, Nextdoor rimane impegnato nel coltivare e implementare la gentilezza nei quartieri, offrendovi la possibilità di collegarvi istantaneamente con i vicini su cui potete contare. Sappiamo che in alcuni casi potremmo non riuscirci: per questo i vostri pareri sono così importanti per noi. Vogliamo cogliere questa occasione per ringraziarvi di averci invitato a far parte della vostra comunità locale. Immaginate Nextdoor come un grande quartiere globale: noi, quest’anno, non vediamo l’ora di sapere qualcosa in più sulla vostra comunità locale. 

Mostra i commenti

Unisciti alla discussione

Una risposta a “Come i vicini stanno costruendo un mondo più gentile, un incontro alla volta”

  1. Valerio Tarone dice:

    sono impegnato a seguire la mia compagna invalida. Al tempo stesso,per quanto possibile,sono disponibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *